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Montefalco
Falchi nel Monte
Volano i falchi in Città
Oggi 31 luglio 2007 alle ore 10,00 è stata lasciata libera di volare la coppia di falchi che, dal 10 luglio, alloggiava nella gabbia appositamente installata sulla torre del Palazzo Comunale di Montefalco.
Il Comune di Montefalco, infatti, ha realizzato un progetto finalizzato al reinserimento del gheppio (Falco tinnunculus) nel territorio montefalchese, il cui toponimo è ispirato proprio a questo splendido animale.
L'origine del nome della Città è antichissima e risale alla visita dell'imperatore Federico II di Svevia, che intorno al 1249, attratto dalla presenza di numerosi esemplari di falco, soggiornò a Montefalco, praticandovi la falconeria e redigendo il trattato De ars venandi cum avibus.
Da allora l'antica Coccorone fu denominata Montefalco e nel corso dei secoli, e ancora oggi, il falco è rappresentato nello stemma del Comune ed è l'emblema della Città.
Il Comune di Montefalco, avvalendosi della collaborazione di Artuà, ha dato il via al progetto che non solo ha finalità naturalistiche, di reintroduzione di questi rapaci nella zona, di promozione della conoscenza e di tutela di questa specie nel territorio, di diffusione di un messaggio di rispetto dell'ambiente con tutte le sue componenti e di tutela della fauna, ma assume anche un preciso significato culturale e storico, dato lo stretto legame di questa specie con la Città.
"Ci sembra importante - ha spiegato il sindaco Valentino Valentini - reinserire nell'ecosistema i falchi, oggi non più presenti nel nostro territorio. Ma si tratta anche di una iniziativa di tipo culturale, legata al nome e alle radici della città."
Il progetto si è concretizzato nei giorni scorsi con l'arrivo a Montefalco di una coppia di falchi di un ventina di giorni di età: al maschio è stato attribuito il nome di Federico, alla femmina, Costanza, come la madre e la prima moglie di Federico II di Svevia. Per circa 20 giorni i piccoli sono stati allevati in una struttura di legno posta sulla torre civica. E soltanto oggi, alla presenza delle autorità comunali, la gabbia è stata aperta per permettere ai falchi di volare su Montefalco e prendere conoscenza del territorio.
Dopo aver aperto la "reggia" ossia la gabbia-nido la prima a staccarsi da terrà e stata Costanza e poi con piu' "calma" è toccato a Federico .
I falchi dopo l'involo hanno dato prova di un ottimo stato di salute affrontando l'alto volo, soddisfatto anche Simone Santarelli di Artuà "uno spettacolo meraviglioso vedere il primo volo di una coppia di Falco Gheppio, ringrazio la preziosa attenzione del Sindaco Valentini, al progetto Falchi Nel Monte", inoltre dai prossimi giorni lo staff di Falchi Nel Monte effettuerà un monitoraggio costante sull'habitat della città di Montefalco.
Esperti hanno coordinato la realizzazione del progetto con la supervisione del Corpo forestale dello Stato.
Ha collaborato a questo progetto Gianluca Barone, provetto falconiere, che è stato responsabile del Centro Italiano Rapaci presso San Galgano per tre anni, oggi collaboratore del Centro Recupero Rapaci della Certosa di Firenze e impegnato nell'allestimento del Centro Europeo Rapaci presso Sinalunga (Si), il più grande centro rapaci in Italia che si occuperà sia di recupero che di divulgazione.
Il sito web www.falchinelmonte.it, aggiornato in tempo reale con l'inserimento anche di immagini e video, descrive e illustra il progetto, con ricchezza di immagini, e permetterà di seguire le fasi del progetto nella loro realizzazione.
Fonte: www.falchinelmonte.it